Educazione nell'antica Grecia

Libia, Cirene, Ginnasio

Dalle sue origini risalenti alla tradizione omerica ed aristocratica, l'educazione nell'antica Grecia è stata di gran lunga "democratizzata" nel V secolo a.C., sotto l'influsso dei sofisti, di Platone e di Isocrate, ma sempre ispirata al modello della paideia mirante ad uno sviluppo etico e spirituale dei cittadini, in grado di guidare il loro inserimento armonico nella società della polis.[1] Nel periodo ellenistico l'educazione in un ginnasio era considerata essenziale per la partecipazione alla cultura dell'epoca.

C'erano due forme di istruzione nell'antica Grecia: formale e informale. L'educazione formale veniva raggiunta attraverso la frequentazione di una scuola pubblica o attraverso un tutore a pagamento. L'educazione informale veniva fornita da un insegnante non pagato, e si verificava in un contesto non pubblico. L'istruzione era una componente essenziale dell'identità di una persona, e il tipo di educazione che una persona aveva ricevuto era basato fortemente sulla propria classe sociale, sulla cultura della propria polis, e sul parere su ciò che la propria cultura avrebbe dovuto comprendere.

L'educazione formale era soprattutto per gli uomini, ed era in generale non offerta ad operai, schiavi e donne.[2] In alcune poleis, vennero approvate delle leggi che proibivano l'educazione degli schiavi.[3] Una ragazza avrebbe ricevuto un'educazione informale da sua madre che le avrebbe insegnato come mantenere una famiglia, al servizio di suo padre e, più tardi nella vita, di suo marito.[4] Gli Spartani insegnavano anche musica e danza, ma con lo scopo di valorizzare la loro manovrabilità come soldati in battaglia.

  1. ^ Paideia, su treccani.it.
  2. ^ Downey, "Ancient Education," The classical Journal52, no.8 (May 1957): 339.
  3. ^ Plutarco, The Rise and Fall of Athens: Nine Greek Leedsives (London: Penguin Classics, 1960), 43.
  4. ^ Ed. Sienkewicz, "Daily Life and Customs," Ancient Greece (New Jersey: Salem Press, I)

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